
IBRIDE COESISTENZE è una nuova comunità residenziale sostenibile e sociale per il distretto Bertalia-Lazzaretto a Bologna che attraverso un progetto urbano vuole aumentare l’offerta abitativa ma anche creare servizi complementari agli alloggi, definito dall’utilizzo di elementi addizionali -gli spazi ibridi- posizionati tra il luogo intimo delle residenze e quello pubblico esterno. L’idea è quella di creare villaggi verticali di opportunità e servizi collettivi in grado di reinventare lo stare insieme e l’abitare collettivo.
Insieme a una rigenerazione urbana è necessaria anche una rigenerazione umana: in una visione generale di progettazione dei luoghi del vivere urbano, inevitabilmente i due fulcri si attraggono. Il senso del vivere urbano messo alla prova dalla pandemia, oggi, richiede spazi che favoriscano la convivenza e la socialità. Nasce così un’architettuta residenziale ibrida e sociale in grado di attivare nuove dinamiche di vita urbana.
Luogo
Distretto Bertalia-Lazzaretto, Bologna
Anno
2024
Programma funzionale
Residenze sociali
Progettazione architettonica
ZEDAPLUS architetti
Team
Fabrizio Chella
Erica Scalcione
Francesca Basile
Gloria Miccoli
Status
Concorso Comune di Bologna

Lo sviluppo urbano è guidato da 4 strategie che disegnano il piano generale del distretto e garantiscono qualità ambientale e sociale alla struttura territoriale.
LA TRAMA
Si estende nel contesto circostante e si dirama come una rete verde di spazi urbani paesaggistici e di connessioni.
LA SPINA DORSALE
Emerge dal disegno delle insule urbane, segno portante del sistema urbano, infrastrutturale e del verde.
UNA RETE VERDE
Si intreccia con la struttura urbana migliorando l’accessibilità e la qualità della vita.
GLI EVENTI URBANI
Incidono il paesaggio e creano una sequenza continua di soluzioni funzionali e uno svilupposociale di spazi pubblici attorno al sito.

Il progetto vuole coniugare qualità architettonica e una indeterminatezza programmatica di attività pubbliche, sociali e relazionali.
Alla scala insediativa il sito è suddiviso in una trama di fasce parallele di varie dimensioni che, oltre ad organizzare l’itera sistemazione della spina dorsale e far emergere il sistema delle insule, del verde e delle infrastrutture, diventano episodi su cui impiantare le principali categorie del programma proposto: verde, gioco, relax, percorsi, canali vegetali e opere di drenaggio.
Mentre le fasce di dimensione maggiore disegnano le aree verdi ai margini e diventano percorsi e spazi per attività all’aperto, per il fitness, per il relax, per il picnic, all’interno dell’isolato la trama “invade” e ridisegna il boulevard organizzando la distribuzione degli eventi urbani e disegnando il ritmo del porticato.


Gli edifici, pensati come un sistema complesso di funzioni, sono strutturati in 3 dimensioni:
la dimensione pubblica del piano porticato e dello spazio esterno, la dimensione intima delle residenze e la dimensione umana caratterizzata da spazi ibridi collettivi e dalla copertura multifunzionale.

IBRIDE COESISTENZE è un nuovo habitat flessibile, sicuro ed efficiente, dove la dimensione intima delle residenze si va ad ampliare ed integrare con la dimensione sociale caratterizzata da spazi collettivi e della condivisione.
Seguendo un metodo che analizza una matrice di variabili del luogo (clima, ambiente naturale, tipologia di utenza da servire), i nuovi edifici saranno integrati con il contesto climatico ed ambientale di riferimento, aggiungendo funzioni e servizi alle abitazioni così da generare un nuovo complesso multifunzione: un sistema polifunzionale con usi diversi dalla residenza, spazi di comunità e spazi sociali a servizio del sistema di vicinato per rafforzare la rete sociale della zona, costituendo un ponte ideale col nascente polo universitario.


La strategia progettuale adottata si basa sul concetto di densità: lo studio a livello tipologico ci ha consentito, pur rispettando gli obiettivi quantitativi richiesti dal bando di concorso, di ridurre una parte della densità edificatoria e creare vuoti potenziali inseriti tra gli alloggi e che abbiamo chiamato spazi ibridi , la cui funzione è quella di connettere la dimensione intima della residenza alla dimensione pubblica dello spazio esterno, nuovi luoghi ricchi di possibilità per l’intera comunità.

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IBRIDE COESISTENZE è uno dei progetti che segue le linee guida della ricerca
i codici urbani
di ZEDAPLUS

CODICI URBANI è una strategia che si basa sulla lettura dei segni siano essi sociali, ambientali, culturali, di aggiunte o di mancanze, che caratterizzano determinati luoghi, segni potenziali da trasformare in processi di rigenerazione di edifici e quartieri fragili.
