CODE.CC è un progetto di rigenerazione urbana e sociale sviluppato in via Cetteo Ciglia a Pescara, un’area intermedia che prevede un intervento di riqualificazione e ampliamento di un edificio popolare esistente, con la volontà di aumentare l’offerta abitativa ma anche creare un mix di funzioni collettive e servizi di prima necessità complementari a tutti gli alloggi, in grado di migliorare la qualità della vita per chi ci abita e per tutti quelli che frequentano l’intero quartiere: un villaggio verticale di opportunità in grado di reinventare lo stare insieme abitando lo spazio urbano, attraverso l’architettura.
Il progetto nasce nel 2021 in piena emergenza sanitaria: durante il lockdown la casa è diventata allo stesso tempo sia spazio privato che luogo pubblico cambiando la geografia delle nostre abitazioni. In un periodo che richiedeva un’urgente necessità di trovare e proporre soluzioni che andassero a colmare le mancanze e l’inadeguatezza delle nostre città e delle nostre abitazioni, e le vulnerabilità sociali e del nostro stile di vita, CODE.CC vuole costruire contesti in cui le persone non si sentano estranei, ma che abbiano la capacità di creare forme sociali e società capaci di cura reciproca. Un luogo e un quartiere, così come un edificio, deve aver cura dei suoi abitanti.
Luogo
Via Cetteo Ciglia, Pescara (Abruzzo)
Anno
2021 - in corso
Programma funzionale
Residenze sociali pubbliche
Dimensioni sito
1278 mq
Dimensioni edificio
330 mq
Progettazione architettonica
ZEDAPLUS architetti
Team
Fabrizio Chella
Erica Scalcione
Francesca Basile
Gloria Miccoli
Cliente
ATER di Pescara
Il progetto è pensato come un villaggio verticale inteso sia come comunità che come luogo fisico: una strategia sociale da replicare anche in altri contesti per dar vita a nuove collettività. Partendo dalle teorie urbanistiche e di comunità sulla città di Richard Sennett, l'intento del progetto è stato quello di progettare un luogo di cura, un edificio dalla forma incompleta, porosa e permeabile, che gli consenta di cambiare funzione al mutare delle esigenze. CODE.CC è un’architettura progettata per essere modificata con aggiunte o con alterazioni interne possibili nel corso del tempo, man mano che mutano le esigenze abitative; e si basa sul concetto di densità: riducendo la densità edificatoria l’immagine dell’edificio appare incompleta.
Si è iniziato con la progettazione delle atmosfere che si verranno a creare al suo interno, sulla progettazione delle relazioni, delle esperienze tra le persone, l’edificio e l’ambiente. Questi episodi assumono forme fisiche particolari, forme incomplete che si trasformano in nuovi luoghi chiamati “spazi ibridi intermedi”, luoghi di relazioni, di condivisione e di cura.
L’architettura dalla forma incompleta, porosa e permeabile è caratterizzata da una densità orizzontale costruita da spazi pubblici, piazze, luoghi polifunzionali, che si aprono alla città; e una densità verticale fatta di spazi ibridi intermedi posti tra le abitazioni private e lo spazio pubblico esterno. Questi spazi ospiteranno diverse funzioni e saranno posti ad ogni piano per tutta l’altezza dell’edificio: un villaggio verticale per abitare insieme.
Gli incontri e le conversazioni non sono entità progettabili, ma sono progettabili i luoghi materiali che rendono tali azioni possibili.
L’approccio progettuale per il nuovo intervento è inter-scalare indagando, come fosse un unico organismo, sia l’elemento alloggio/edificio che il suo intorno più complesso quartiere/città.
Il nuovo edificio, come ampliamento di quello esistente, si sviluppa su 6 livelli ed è pensato come un villaggio verticale di servizi, dove ad ogni piano gli spazi ibridi intermedi (cultura, sport, svago e lavoro) si aggiungono alla sfera privata delle residenze. Gli spazi ibridi intermedi con funzioni sociali e attività collettive invaderanno anche il piano terra, prolungando i servizi di quartiere in un “plan libre”: l’attacco a terra non è pensato come un confine chiuso ed invalicabile, ma come un bordo / un margine violabile e aperto a tutta la comunità dove potersi incontrare ed interagire. Oltre ad una piccola biblioteca di quartiere e attività collettive da svolgersi anche all’aperto, è stata inserita un’area destinata al primo soccorso ospedaliero: le sale condominiali saranno dotate di un impianto per la distribuzione di gas medicali che in casi di emergenza, si trasformeranno in una piccola area di ricovero ospedaliero con il vantaggio di ricevere un primo soccorso a km 0 -direttamente a casa- riducendo la pressione dei ricoveri presso gli ospedali.
Questa varietà di atmosfere prepara le persone ad affrontare l’inaspettato creando un coinvolgimento più forte con l’ambiente esterno che diviene espressivo e mutevole.
La strategia progettuale, di grande impatto sulla qualità dello spazio, offre una flessibilità funzionale a tutto l’edificio che potrà contenere un numero variabile di alloggi popolari, da un minimo di 13 fino a 17 a seconda delle esigenze. Su ogni piano residenziale e lungo tutto lo sviluppo verticale, le forme incomplete vengono occupate da spazi ibridi in grado di integrare all’interno dell’edificio servizi che prima non erano presenti nel quartiere, con la possibilità di evolvere e mutare al variare delle esigenze e dell’utenza.
Si è voluto trasformare un luogo iperdeterminato urbanisticamente, visivamente, funzionalmente e socialmente, tipica di quartieri popolari, in un sistema aperto e flessibile, un bordo poroso e resistente allo stesso tempo, dove possono incontrarsi gruppi diversi di persone che, interagendo rendono questi luoghi interessanti per il resto della città.
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CODE.CC è uno dei progetti della ricerca
i codici urbani
di ZEDAPLUS
CODICI URBANI è la codifica di alcune porzioni urbane della città di Pescara attraverso l’architettura. È una strategia che si basa sulla lettura dei segni siano essi sociali, ambientali, culturali, di aggiunte o di mancanze, che caratterizzano determinati luoghi, segni potenziali da trasformare in processi di rigenerazione di edifici e quartieri fragili.